Il "terrore" degli alleati
Un bel modello in scala 1:35, realizzato partendo da una scatola di montaggio della Tamiya già predisposto per un semplice radiocomando.
Il Panzerkampfwagen VI Tiger I con numero di identificazione Sd.Kfz. 181 fu uno dei più famosi carri armati pesanti prodotti dalla Germania durante la seconda guerra mondiale.
Fu sviluppato nel 1942 in risposta ai mezzi corazzati messi in campo dall'Unione Sovietica, fu il primo carro armato a montare un cannone da 88 mm.
Il veicolo, benchè dalle caratteristiche formidabili, si rivelò costoso da costruire e fu afflitto da svariati problemi, sopratutto al motore e ai cingoli, senza contare la ridotta autonomia e del suo elevato peso che lo rallentava su terreni accidentati.
La potente corazzatura dei Tiger, poi, si dimostrò progressivamente vulnerabile alle nuove armi anticarro avversarie: il cannone D-25 da 122 mm sovietico che poteva penetrare il frontale del Tiger I fino a 1.500 m di distanza. Ma anche il 17 libbre britannico poteva riuscirci frontalmente fino a 1.700 metri con i tradizionali proiettili APCBC (Armour Piercing Capped Balistic Cap – Proietti perforanti con protezione balistica).
A causa di ciò la produzione venne progressivamente ridotta fino a cessare completamente nell'agosto del 1944 dopo che erano entrati in linea circa 1.350 esemplari
Il soprannome "Tiger" gli venne dato dal progettista Ferdinand Porsche, mentre il numero romano "I" venne introdotto quando iniziò ad essere prodotto il Tiger II.
|